venerdì 28 gennaio 2011

La coccinella




Le coccinelle sono una famiglia di insetti dell'ordine dei Coleotteri presente in tutto il mondo, con circa 6.000 specie descritte.


Le coccinelle sono insetti di piccola taglia, in genere di grandezza compresa tra 1 e 10 mm (eccezionalmente oltre il centimetro), solitamente di forma emisferica, in genere con livree vistose a colori contrastanti.
Le specie con livree vistose sono tra gli insetti più familiari: per l'utilità, l'inoffensività e l'aspetto dalla forma curiosa e dai colori vivi, inducono un atteggiamento di simpatia anche in chi prova repulsione verso gli insetti in generale. Alcuni le considerano dei portafortuna. Molte specie sono invece ignorate per le piccole dimensioni e per la livrea insignificante.
A dispetto dell'apparente inoffensività e dell'aspetto simpatico, quasi tutti i Coccinellidi sono in realtà attivi predatori dotati di una notevole voracità al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori alquanto sofisticati. Per questi motivi sono tra i più interessanti predatori impiegati nella lotta biologica.





Aspetti Evolutivi:

Il ciclo delle coccinelle è caratterizzato da varie fasi, infatti, dalle uova che sono deposte in gruppo o singolarmente su varie piante, nascono le larve che si caratterizzano per 4 (quattro) stadi larvali, dopo di che la larva matura, passa allo stadio di pupa, ed a maturità completata, viene fuori la coccinella di colore giallo/arancio, senza puntini, poi in seguito, con passare del tempo, comincia a presentare un colore sempre più intenso e i primi puntini, fino alla comparsa totale di tutti i puntini, tipici della specie di appartenenza.



Riproduzione:


I Coccinellidi svolgono una o più generazioni l'anno e svernano in genere allo stadio di adulto. Gli accoppiamenti hanno inizio dalla primavera, dopo un periodo di alimentazione.
Le ovideposizioni variano secondo l'etologia. Alcune specie depongono le uova in gruppi di numero variabile da poche unità a qualche decina, altre depongono le uova isolate e sparse sugli stessi organi frequentati dalle prede o fra le uova di queste. Con le uova fertili sono spesso deposte anche uova non fertili. Sembra che queste forniscano una fonte di cibo di riserva per le larve che nasceranno. La proporzione tra uova fertili e uova non fertili dipende dalla scarsità di cibo al momento della deposizione.
Lo sviluppo postembrionale passa attraverso quattro stadi larvali e uno di pupa. Larve e adulti hanno in genere la stessa etologia e frequentano lo stesso ambiente. In genere, dopo lo sfarfallamento, l'adulto resta per un breve periodo nello stesso luogo dove si è sviluppato, ma poi si disperde alla ricerca di prede. Sono stati riscontrati fenomeni etologici complessi, riguardanti la migrazione, la riproduzione e il gregarismo, messi in relazione con la disponibilità alimentare.
Il numero di generazioni e la durata di un ciclo di sviluppo sono correlati spesso alla biologia delle abituali prede. Le specie monovoltine attraversano in genere un periodo di quiescenza piuttosto lungo che si protrae dall'estate all'inverno. Le specie che svolgono più generazioni, invece, possono avere talvolta un ciclo sincronizzato con quello delle prede oppure più breve. In generale le specie che attaccano gli Afidi hanno un ciclo riproduttivo più lungo, mentre quelle che si nutrono a spese di Cocciniglie hanno cicli più brevi. La dinamica di popolazione è strettamente legata alla disponibilità di prede, ma in generale i Coccinellidi hanno una fecondità elevata.




Alimentazione:


I coccinellidi sono prevalentemente zoofagi predatori a spese di insetti e Acari. All'interno della famiglia si riscontra anche la presenza di specie micetofaghe e specie fitofaghe. Queste ultime sono presenti solo nella sottofamiglia degli Epilachninae.
Non mancano casi di variazioni del regime alimentare, fenomeno indicato con il termine di allotrofia. In generale però si può fare una distinzione abbastanza netta tra specie entomofaghe, e quindi utili, e altre fitofaghe, alcune delle quali sono responsabili di danni economici.







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