Questo sito è uno spazio aperto di interazione, ricerca studio. Attende il contributo (interesse, curiosità, iniziativa, buona volontà e fantasia!) di tutti . E' inteso come uno strumento di lavoro della classe 3als - liceo delle scienze sociali, "Galileo Chini" di Camaiore. Tema centrale: la biosfera. Sviluppiamo il sito seguendo il filo rosso del programma e delle lezioni di biologia svolte in classe. Via all'esperimento e buon lavoro!!
martedì 7 giugno 2011
martedì 26 aprile 2011
evoluzione e classificazione della nostra specie
presentazione
lunedì 25 aprile 2011
video evoluzione, parte 1
martedì 19 aprile 2011
lunedì 4 aprile 2011
lavoro di recupero
martedì 29 marzo 2011
Il granchio
Regno: Animalia
Ramo: Bilateria
Classe: Malacostraca
Ordine: Decapoda
Caratteristiche generali
I granchi appartengono al tipo dei crostacei, classe malacostraci, ordine decapodi.
Come tutti gli animali del loro tipo hanno una corazza rigida detta esoscheletro che ricopre tutto il corpo. Le zampe sono articolate e mobilissime, molto efficienti.
Il corpo dei granchi è suddiviso in due regioni: cefalotorace e addome.
Il primo, che comprende capo e torace, è coperto da un carapace rigido ricoperto di spine, e dal quale hanno origine le 5 paia di arti principali, di cui il primo è sempre modificato in chele. Nel capo sono presenti moltissimi organi di senso: occhi composti, sferici e montati su peduncoli e mobilissimi, che vedono tutto attorno a se', e antenne con terminazioni sensoriali (tattili, olfattive).
L'addome è di dimensioni ridotte ed è ripiegato sotto il cefalotorace. Nel maschio ha una forma rettangolare, mentre nella femmina è più largo e arrotondato. Fra l'addome e il cefalotorace vengono poste le uova in incubazione, visibili dall'esterno.
Habitat
Ci sono granchi in ogni ambiente marino, inclusa la spiaggia nella sua parte emersa, rappresentati da moltissime specie. Nonostante cio' molto spesso passano inosservati al subacqueo, o perche' sono molto piccoli, o con colorazioni criptiche, o perche' vivono in associazione stretta con altre specie animali, sulle quali si mimetizzano perfettamente. In immersione bisogna cercarli attivamente, nelle schede di ogni specie, nelle sezioni ecologia e associazioni, diamo informazioni su come trovarli. La maggior parte delle specie ha abitudini notturne. Di notte molti dei loro predatori piu' temibili (essenzialmente pesci) dormono, e il momento e' favorevole per cercare il cibo e accoppiarsi.
Alimentazione
L'alimentazione dei granchi varia da specie a specie e comprende animali, piante, carcasse.
Riproduzione
La riproduzione avviene con un'accoppiamento e una fecondazione interna. Talvolta nei granchi l'accopiamento e' possibile solo al momento della muta. Il maschio, quando individua (dall'odore) una femmina prossima alla muta, la abbraccia con le chele e la tiene con se' nell'attesa del momento propizio.
La femmina porta con se' le uova, attaccate alle appendici dell'addome, fino alla schiusa. Dalle uova fuoriescono larve planctoniche, che solo dopo diverse metamorfosi diventeranno piccoli granchi.
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Altri punti
2) Il termine ecosistema è stato coniato Arthur Tansley nel 1935. Ogni ecosistema è costituito da una o più comunita di esseri viventi (biocenosi) e dall'ambiente fisico circostante (biotopo) fra i quali si instaurano delle interazioni reciproche. Dell'ecosistema fanno inoltre parte il flusso d'energia e la circolazione di materia tra componenti biotici e abiotici. L'ecosistema sopravvive quindi grazie all'equilibrio dei suoi componenti.
L'ecologia è la disciplina che studia l'ecosfera, ossia l'insieme delle zone della Terra in cui le condizioni ambientali permettono la formazione e lo sviluppo degli ecosistemi.
3) Un biotopo è un'area di limitate dimensioni (come può essere uno stagno) in cui vivono organismi vegetali e animali di una stessa o di diverse specie, che nel loro insieme formano la biocenosi. In Microcosmos, un documentario in cui i cosiddetti "abitanti dell'erba" sono stati ripresi nel loro ambiente, cioè un prato, abbiamo visto che, ad esempio, coccinelle, farfalle, chiocciole, formiche ecc condividono lo stesso biotopo.
5) Tra le varie specie descritte, quelle del tutto aliene all'ambiente osservato in Microcosmos sono l'anaconda e l'aquila reale, che vivono in biotopi diversi, giacché l'anaconda trascorre la maggior parte della sua vita in acqua, e l'aquila, pur frequentando una vasta gamma di ambienti, compare generalmente in ambienti montuosi.
6) Una delle più note forme di adattamento all'ambiente è sicuramente quella dell'insetto stecco. Proprio questo nome, infatti, è dovuto alle sue sembianze: col suo corpo, dalla struttura e dal colore simili a quelli di un ramoscello, questo insetto si mimetizza molto facilmente riuscendo così a proteggersi da eventuali pericoli. Un meccanismo di mimetizzazione simile viene adottato dalle cimici, che grazie al loro colorito verde riescono a confondersi col fogliame. Questi processi di adattamento non sono esclusivi delle specie animali, ma si sviluppano anche nelle piante. Nel documentario abbiamo visto una specie di vegetale che, per non farsi depositare sopra le uova degli insetti, i cui nascituri si nutrirebbero appunto della pianta stessa su cui vengono a trovarsi, si fingono malate creando delle "palline" gialle.
7) La cooperazione tra organismi della stessa specie è detta eusocialità, ed è presente, ad esempio, fra le formiche, le vespe e le api.
La competizione tra organismi della stessa specie avviene generalmente per cause relative alla riproduzione: i maschi di alce, ad esempio, devono lottare per conquistare le femmine della loro specie.
La competizione tra organismi di specie differenti, invece, avviene generalmente a causa della scarsa disponibilità di risorse o per l'interesse alle stesse prede.
8) Rete alimentare
Produttori: Vegetali (erba, alberi, fiori ecc) --->
Consumatori: Erbivori (bruchi, lumache ecc) --->
Consumatori: carnivori (aquila reale, anaconda ecc) --->
Decompositori (lombrichi, millepiedi, batteri, funghi ecc)
venerdì 25 marzo 2011
Le Vespe di Barbara Marchetti
Punto 5:Nelle specie del film "Microcosmos" c'erano delle specie "aliene" a quel contesto, perchè parlava dei conigli e dei pesci che non appartenevano alla specie dei coleotteri
Punto 6:Un particolare esempio di adattamento all'ambiente presente nel film è quello in cui una pianta sulle sue foglie fà apparire dei puntini gialli far evitare alle farfalle di farci le uova sopra che erano dello stesso colore delle uova e così quando le farfalle arrivavano se ne andavano perchè pensavano che lì altre farfalle ci avevano già fatto il nido.
Prof riguardo ai punti che non ho fatto è perchè non ho trovato niente in relazione a quello che chiedeva, oppure sui punti dove dovevo fare degli esempi ripresi dai film non li ho fatti perchè non mi ricordo quali erano gli animali trattati nel film,cioè ricordo solo che erano insetti, e quindi non sono riuscita a fare tutti i punti. Spero che quello che ho fatto la possa soddisfare.
A CURA DI BARBARA MARCHETTI!!!
martedì 15 marzo 2011
Esplora la sistematica
Collegati al sito http://www.pianetascuola.it/risorse/media/secondaria_secondo/scienze_natura/labonline/05/files/start.htm,
ed esplora la classificazione del:
1) genere "quercia"; quali specie appartengono a questo genere? che differenze presentano tra loro? che diversi caratteri di adattamento presentano? che ipotesi evolutive puoi formulare? A quale famiglia appartiene il genere quercia? quali altri generi appartengono allo stessa famiglia? ecc.
analogamente esplora i seguenti:
2) famiglia equidi
3) famiglia felidi
4) famiglia canidi
....a tua scelta
Presenta i risultati della tua ricerca con una presentazione "powerpoint" (utilizzando testi sintetici, schemi e immagini).
giovedì 10 febbraio 2011
Api. A CURA DI LINDA BARTOLUCCI.
Ape.
sabato 29 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
La coccinella
Le specie con livree vistose sono tra gli insetti più familiari: per l'utilità, l'inoffensività e l'aspetto dalla forma curiosa e dai colori vivi, inducono un atteggiamento di simpatia anche in chi prova repulsione verso gli insetti in generale. Alcuni le considerano dei portafortuna. Molte specie sono invece ignorate per le piccole dimensioni e per la livrea insignificante.
A dispetto dell'apparente inoffensività e dell'aspetto simpatico, quasi tutti i Coccinellidi sono in realtà attivi predatori dotati di una notevole voracità al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori alquanto sofisticati. Per questi motivi sono tra i più interessanti predatori impiegati nella lotta biologica.
Le ovideposizioni variano secondo l'etologia. Alcune specie depongono le uova in gruppi di numero variabile da poche unità a qualche decina, altre depongono le uova isolate e sparse sugli stessi organi frequentati dalle prede o fra le uova di queste. Con le uova fertili sono spesso deposte anche uova non fertili. Sembra che queste forniscano una fonte di cibo di riserva per le larve che nasceranno. La proporzione tra uova fertili e uova non fertili dipende dalla scarsità di cibo al momento della deposizione.
Lo sviluppo postembrionale passa attraverso quattro stadi larvali e uno di pupa. Larve e adulti hanno in genere la stessa etologia e frequentano lo stesso ambiente. In genere, dopo lo sfarfallamento, l'adulto resta per un breve periodo nello stesso luogo dove si è sviluppato, ma poi si disperde alla ricerca di prede. Sono stati riscontrati fenomeni etologici complessi, riguardanti la migrazione, la riproduzione e il gregarismo, messi in relazione con la disponibilità alimentare.
Il numero di generazioni e la durata di un ciclo di sviluppo sono correlati spesso alla biologia delle abituali prede. Le specie monovoltine attraversano in genere un periodo di quiescenza piuttosto lungo che si protrae dall'estate all'inverno. Le specie che svolgono più generazioni, invece, possono avere talvolta un ciclo sincronizzato con quello delle prede oppure più breve. In generale le specie che attaccano gli Afidi hanno un ciclo riproduttivo più lungo, mentre quelle che si nutrono a spese di Cocciniglie hanno cicli più brevi. La dinamica di popolazione è strettamente legata alla disponibilità di prede, ma in generale i Coccinellidi hanno una fecondità elevata.
Non mancano casi di variazioni del regime alimentare, fenomeno indicato con il termine di allotrofia. In generale però si può fare una distinzione abbastanza netta tra specie entomofaghe, e quindi utili, e altre fitofaghe, alcune delle quali sono responsabili di danni economici.
martedì 18 gennaio 2011
Il ciclo vitale
Quattro sono i principali stadi di un ciclo vitale di una farfalla: uovo, larva, pupa e adulto.
- Uovo: Poco prima del momento della schiusa l'uovo diventa scuro, ed il giovane bruco può essere visto muoversi al suo interno. Prima ritaglia una sorta di "coperchio" circolare nell'involucro rigido dell'uovo, quindi spinge il corpo fuori dell'uovo contorcendosi.
Questa è una delle fasi di maggiore vulnerabilità. Una volta uscito, il bruco generalmente mangia il guscio vuoto dell'uovo. Ciò gli fornisce l'alimentazione necessaria alla sopravvivenza fino al momento in cui sarà riuscito ad individuare la sua pianta ospite. - Bruco: Il bruco sceglie uno stelo adatto e tesse un cuscinetto di seta cui attacca la coda. Quindi fissa una "cintura" dello stesso materiale che fa passare attorno al centro del corpo e che rimane attaccata al supporto offerto dallo stelo. La cuticola del bruco si fende lungo il dorso e la pupa inizia ad emergere. Una serie di contorcimenti sospinge la cuticola del bruco verso la coda. Questa vecchia pelle viene abbandonata, ed una serie di uncini sulla coda viene fissata al cuscinetto sericeo. A questo punto la pupa assume la sua forma definitiva.
- Pupa: Poco prima dello sfarfallamento, il colore della farfalla adulta diventa vagamente visibile. L'involucro della pupa si fende e la farfalla comincia faticosamente ad uscire.
Quando è completamente uscita, la farfalla emette dall'estremità dell'addome un liquido detto meconio, contenente i prodotti di rifiuto accumulati durante lo stadio pupale.
Dopo la schiusa, la farfalla rimane con le ali ripiegate e penzolanti, e le espande pompando emolinfa nelle nervature alari. È importante che le ali dell'insetto si espandano abbastanza in fretta prima di indurirsi; in caso contrario, rimarrebbero deformate in modo permanente. - Adulto: La farfalla completamente sviluppata ha un tipo di vita totalmente differente da quello del bruco: mentre questo si nutre di foglie per crescere, la farfalla passa il tempo a succhiare il nettare dei fiori e ad accoppiarsi.
In genere la vita da farfalla è abbastanza breve, varia da qualche giorno a una settimana o due e, solo in alcuni casi, può raggiungere il mese di vita.
SIGNIFICATO DELLA FARFALLA
La farfalla è uno degli insetti più tatuati al mondo. Il suo evolvere da bruco a farfalla e la breve durata della sua esistenza la rendono metafora del cambiamento, della rinascita, della fugacità della vita, così come simboleggia la leggerezza, la libertà.
Inoltre:
Simbolo della speranza di ascendere dalla condizione terrestre alla luce delle eterne altitudini;
Emblema di ciò che dura in eterno;
Simbolo della morte;
Simbolo dell’anima;
Simbolo di grazia femminile, la farfalla ricorre nelle illustrazioni ad aggiungere un tocco di femminilità;
Nelle rappresentazioni di figure fantastiche queste hanno ali di farfalla;
Il dio del sogno Hypnos ha ali di farfalla;
In Giappone rappresenta la donna giovane e due farfalle che danzano rappresentano la felicità coniugale;
In Cina rappresenta il giovane innamorato della femmina (rappresentata dal fiore…così come la farfalla va in cerca del fiore…);
In Cina ancora la amata morta sale dalla tomba al cielo in forma di farfalla;
In Messico è uno dei simboli del dio della vegetazione Xochipili ed è simbolo del fuoco sfavillante collegato col sole e sempre in Messico si disegna sulla schiena delle persone morte una farfalla rossa, come simbolo di viatico.Per alcune tribù messicane le farfalle sono simbolo di abbondanza e buon auspicio per le raccolte estive;
Gli Ioruba dell’Africa Occidentale rappresentano nella parte superiore della clava da cerimonia una testa sormontata dalla farfalla;
In Germania la comparsa di una farfalla è presagio di nascite in arrivo;
Per i Maya le farfalle erano spiriti dei defunti che tornavano sulla terra;
In Pensilvania una farfalla che si adagia su un tronco d'albero preannuncia la venuta della pioggia;
In alcune culture la farfalla simboleggia la strega, come la strega è infatti capace di trasformarsi e mutare aspetto. Quando la bandiera di Giovanna d’Arco, decorata con fiori di iris, garriva al vento, si vedevano volteggiare miriadi di farfalle bianche attorno ad essa. Fu questa una delle tante ragioni per cui fu definita strega e mandata al rogo.
Questa è una delle fasi di maggiore vulnerabilità. Una volta uscito, il bruco generalmente mangia il guscio vuoto dell'uovo. Ciò gli fornisce l'alimentazione necessaria alla sopravvivenza fino al momento in cui sarà riuscito ad individuare la sua pianta ospite.
Quando è completamente uscita, la farfalla emette dall'estremità dell'addome un liquido detto meconio, contenente i prodotti di rifiuto accumulati durante lo stadio pupale.
Dopo la schiusa, la farfalla rimane con le ali ripiegate e penzolanti, e le espande pompando emolinfa nelle nervature alari. È importante che le ali dell'insetto si espandano abbastanza in fretta prima di indurirsi; in caso contrario, rimarrebbero deformate in modo permanente.
Simbolo della speranza di ascendere dalla condizione terrestre alla luce delle eterne altitudini;
Emblema di ciò che dura in eterno;
Simbolo della morte;
Simbolo dell’anima;
Simbolo di grazia femminile, la farfalla ricorre nelle illustrazioni ad aggiungere un tocco di femminilità;
Nelle rappresentazioni di figure fantastiche queste hanno ali di farfalla;
Il dio del sogno Hypnos ha ali di farfalla;
In Giappone rappresenta la donna giovane e due farfalle che danzano rappresentano la felicità coniugale;
In Cina rappresenta il giovane innamorato della femmina (rappresentata dal fiore…così come la farfalla va in cerca del fiore…);
In Cina ancora la amata morta sale dalla tomba al cielo in forma di farfalla;
In Messico è uno dei simboli del dio della vegetazione Xochipili ed è simbolo del fuoco sfavillante collegato col sole e sempre in Messico si disegna sulla schiena delle persone morte una farfalla rossa, come simbolo di viatico.Per alcune tribù messicane le farfalle sono simbolo di abbondanza e buon auspicio per le raccolte estive;
Gli Ioruba dell’Africa Occidentale rappresentano nella parte superiore della clava da cerimonia una testa sormontata dalla farfalla;
In Germania la comparsa di una farfalla è presagio di nascite in arrivo;
Per i Maya le farfalle erano spiriti dei defunti che tornavano sulla terra;
In Pensilvania una farfalla che si adagia su un tronco d'albero preannuncia la venuta della pioggia;
In alcune culture la farfalla simboleggia la strega, come la strega è infatti capace di trasformarsi e mutare aspetto. Quando la bandiera di Giovanna d’Arco, decorata con fiori di iris, garriva al vento, si vedevano volteggiare miriadi di farfalle bianche attorno ad essa. Fu questa una delle tante ragioni per cui fu definita strega e mandata al rogo.
La formica
La famiglia delle Formicidae (solitamente chiamate formiche) appartiene all'ordine degli insetti imenotteri, ed è la più comune della classe degli insetti. Le formiche, infatti, sono incredibilmente numerose, tanto che compongono addirittura il 50% della biomassa di tutti gli insetti e il 10% dell'intera biomassa animale! Inoltre, ne esistono almeno 12.000 specie, classificate in 300 generi e 21 sottofamiglie distinte fra loro (più altre 5, ormai estinte). Evolvendosi dalle vespe solitarie, le formiche sono comparse sulla Terra ben 140-168 milioni di anni fa.
CARATTERISTICHE GENERALI
Il corpo delle formiche è costituito da tre parti (capo, torace e addome), hanno 6 zampe e sul capo presentano 2 antenne, che fungono da principali organi di senso. Tipicamente, le formiche sono di colore nero, ma alcune specie variano dal rosso all'arancione al giallo e al verde.
HABITAT
Il formicaio è l'ambiente in cui ogni gruppo di formiche si organizza, e la sua struttura può variare a seconda del materiale che trovano, al clima o alle abitudini di ogni gruppo.La struttura del formicaio può essere incredibilmente semplice o particolarmente complessa, ma generalmente si tratta di un complesso di camere poste su più piani (sotterranee o non), che comunicano per mezzo di gallerie. Ogni entrata è sorvegliata da delle formiche dette sentinelle, e le porte, spesso rappresentate da sassolini o piccoli frammenti solidi, vengono chiuse in caso di pericolo.
(Nell'illustrazione, lo spaccato di un formicaio) |
ORGANIZZAZIONE SOCIALE
Oltre a quella delle api, la società delle formiche è una fra le più evolute. Essa è divisa in caste: la regina, i maschi e le operaie.
Formica regina e operaie |
I maschi sono grandi quanto la regina e sono provvisti di due paia di ali che non cadono mai, ma muoiono subito dopo l'accoppiamento.
Le operaie sono femmine sterili e svolgono funzioni lavorative. Tuttavia, hanno la possibilità di deporre uova trofiche che donano alle larve come cibo.
ALIMENTAZIONE
Le formiche si nutrono di liquidi, e quando masticano alimenti solidi li impregnano con la saliva fino a farli diventare un succo, che viene in parte conservato nell'ingluvie mentre il residuo passa nel sacco boccale. Il rigurgito delle riserve dell'ingluvie viene sollecitato con tintillamenti delle antenne. Alcune formiche non escono mai dal formicaio e vengono usate come botti: quando le operaie tornano al formicaio con delle sostanze zuccherine, le fanno mangiare a queste formiche botti che le conservano nell'ingluvie per poi distribuirle come cibo quando sarà necessario.
COMPORTAMENTO
Ma oltre a lavorare.. come passano il tempo libero? Dedicandosi alla pulizia del corpo o giocando! Le formiche sono molto pulite e curano soprattutto l'igiene delle antenne, che vengono passate in una specie di pettine che si trova sulle zampe anteriori. Non potendo arrivare a pulirsi da sole tutto il corpo, si aiutano fra di loro pulendosi l'un l'altra con la lingua e le mandibole. Per quanto riguarda l'aspetto ludico, le formiche giocano allo stesso modo degli animali domestici più comuni mordendosi e aggredendosi fra di loro, senza ovviamente ferirsi. Le formiche dormono in avvallamenti del terreno posti all'interno del formicaio, e al loro risveglio (spesso provocato dalle compagne) si stirano e sbadigliano allargando le mandibole.
giovedì 6 gennaio 2011
L'anaconda
CARATTERISTICHE
L’anaconda o boa d’acqua appartiene alla famiglia dei boa che comprende i serpenti più grandi al mondo. Può raggiungere anche i 12 metri, anche se solitamente non supera i 6 metri. Sulle dimensioni vi sono molte credenze ed attese popolari, così l’anaconda appare spesso più grande di quanto non sia in realtà.
Questo serpente è verde olivastro con delle macchie sul corpo e delle bande scure sulla testa. La livrea può cambiare a seconda delle aree colonizzate.
VITA ED ABITUDINI
L’anaconda è un ottimo nuotatore, per questo le è valso il nome di boa d’acqua. A terra si muove piuttosto lentamente.
Solitamente conduce una vita solitaria in ambienti paludosi, ideali per cacciare.
L’anaconda trascorre le ore del giorno riposandosi sui rami oppure nelle pozze umide. Non appena giunge la notte il serpente si rianima ed inizia a cacciare.
Solitamente l’anaconda sferra l’attacco alle sue prede quando queste, ignare del pericolo, si avvicinano all’acqua per abbeverarsi. Il serpente trascina la preda sott’acqua e l’avvolge nelle sue spire, cosicché la morte avviene per stritolamento e per annegamento. Le prede sono varie e di diverse dimensioni: uccelli, molti pesci, mammiferi come erbivori e roditori, tartarughe e caimani. L’anaconda, quando riesce a catture una grossa preda, può rimanere senza cibo per una settimana e più. La maggior parte delle volte l’anaconda si limita a prede di piccole dimensioni e quindi caccia spesso. Le parti non digerite sono rigurgitate avvolte da uno strato di muco.
Spesso i serpenti inghiottono prede più grandi di loro. Questo è possibile grazie a diversi elementi: l’elevata mobilità mandibolare e la labile unione tra la parte superiore e quella inferiore; un osso massiccio che protegge il cervello durante l’apertura della bocca; una valvola respiratoria che permette all’anaconda di respirare anche mentre sta inghiottendo.
Non ci sono molte notizie sulla fase riproduttiva dell’anaconda. Sembra che il maschio insegua la femmina grazie alle sostanza odorose da essa rilasciate. Anche l’anaconda, come gli altri boidi, è vivipara ossia nascono delle piccole anaconda, dalle 20 alle 40, lunghe circa 60-90 cm.
Vive nelle aree umide tropicali del Sud America e qui ha alimentato molte credenze popolari…come l’anaconda che con le sue spire avvolse una grande barca; oppure l’anaconda che dette l’origine mitologica ad uno degli dei degli Indiani d’America.
martedì 4 gennaio 2011
Ricerca sull'aquila reale
lunedì 3 gennaio 2011
Le cavallette
Ne esistono moltissime specie come le cavallette nane, le cavallette migratorie, le locuste ecc.. Solitamente, le femmine depongono le uova in autunno, in dei buchi scavati nel terreno; Le uova si schiudono in primavera.
CARATTERISTICHE GENERALI:
Generalmente le cavallette sono di colore verde, ma ne esistono varianti di giallo e nero e il suo corpo (come tutti quelli degli insetti) è costituito da 3 parti: capo, torace e addome. Sul capo sono collocate due grandi antenne e ai lati di queste ci sono due grandi occhi neri. Le antenne, servono per orientarsi nell’ambiente e per percepire eventuali predatori; a parte questo sono usate annusare e per gustare. Tutte le specie hanno 6 zampe, e gli arti possono anche ospitare gli organi dell'udito e della produzione dei suoni.
ALIMENTAZIONE E CICLO VITALE:
Le cavallette si nutrono prevalentemente di vegetali e di resti animali. Ci sono anche delle eccezioni, infatti qualche gruppo è decisamente carnivoro. Il ciclo vitale è vario. possono vivere per 5 giorni o anche per mesi interi.
RIPRODUZIONE:
Di solito producono una generazione all'anno. L’ovodeposizione inizia in agosto in aree circoscritte di vecchi prati incolti; Le uova sono deposte in numero variabile. Inverni scarsamente piovosi permettono la sopravvivenza delle uova e conseguentemente la nascita in primavera di molti individui. La scarsa piovosità e umidità agisce inoltre negativamente nei confronti dei principali nemici naturali quali funghi e batteri. Nei nostri ambienti sono soprattutto i parassiti fungini ad assicurare il naturale contenimento delle popolazioni di cavallette.
COMPORTAMENTO:
Le cavallette sono di indole pacifica. Ma le leggende e credenze popolari, hanno portato a credere che sia un insetto pericoloso, mandato ad infestare interi villaggi per punizione. In realtà, si avvicinano a centri abitati solamente d'inverno, o quando il cibo scarseggia.